Momotec nasce dalla grande evoluzione che il mercato della mobilità ha subito negli ultimi anni. L’obiettivo del progetto è sviluppare tecnologie a supporto dei nuovi servizi di mobilità e dei costruttori di veicoli e infrastrutture.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un’evoluzione della mobilità dei cittadini nei centri urbani ed extra urbani. I servizi che offrono il noleggio di mezzi di trasporto sono in aumento. Le città progettano corsie dedicati alle biciclette e si preparano alla mobilità elettrica. Personalized travel, Sustainable mobility, Inclusive mobility sono concetti che stanno acquisendo sempre più importanza ed attenzione.
Allo stesso tempo sono in aumento i mezzi pubblici intelligenti per una maggiore efficienza delle risorse ed un maggior livello di servizio. Dalle ricerche di mercato emerge che il contenuto software nei veicoli stia crescendo dell’11%, per arrivare al 30% nel 2030.
Ed è proprio in questo contesto che Spindox lancia il progetto Momotec – Modern Mobility Tecnological Ecosystem – in collaborazione con la Regione Emilia Romagna. Il progetto si basa su un’analisi degli elementi strategici e sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’ambito della mobilità intelligente (connettività dei veicoli, mobility-as-a-service, etc). È stato inoltre realizzato un approfondimento su come alcuni dispositivi possano essere utilizzati in ambito smart mobility per migliorare la sicurezza del guidatore, dei passeggeri e degli altri utenti della strada, siano essi veicoli o pedoni. Tra questi la telecamera a bordo veicolo (dash cam) e l’head-up display (HUD) integrato con soluzioni di realtà aumentata.
Ma quando si parla di mobilità, non si può non citare la Green economy. Si tratta di un concetto molto sentito dalla generazione dei Millennials, con un ruolo importante a livello europeo come è evidenziato nel Recovery Plan.
Momotec: obiettivo #1
Momotec prevede la realizzazione di tre obiettivi nell’ambito della Modern Mobility, grazie al ruolo importante svolto da Spindox. II primo obiettivo del progetto consiste nella realizzazione di un’infrastuttura software. Questa piattaforma consente la configurazione rapida e la messa in servizio (deploy) di applicazioni per la gestione di servizi di mobilità sia per strutture pubbliche che private. La piattaforma sarà dotata di moduli che consentiranno di adattare questa tecnologia all’utilizzo specifico del momento. Ogni componente potrà infatti abilitare specifiche funzionalità. Alcune di queste sono la previsione della domanda di mobilità per tipologia di utente, servizio o prodotto richiesto e l’ottimizzazione dell’allocazione delle risorse – tra cui la distribuzione di auto in determinati punti. Ma anche l’ottimizzazione dei prezzi per i servizi e la creazione di App e bot per l’interazione con gli utenti e a supporto degli operatori che gestiscono il servizio.
Momotec: obiettivo #2
Il secondo obiettivo consiste nella realizzazione di componenti da integrare alla piattaforma, facili da utilizzare da parte dei costruttori di veicoli. Questo obiettivo vuole inoltre favorire l’Inclusive Mobility svolgendo attività di R&D per soluzioni di AI e bot di interazione vocale e gestuale che facilitino la mobilità alle persone ipovedenti.
Spindox vuole quindi sviluppare un device (Dongle per retrofit di veicoli con porta OBD standard utilizzabile su veicoli in commercio già da alcuni anni) in grado di inviare dati acquisiti dalla sensoristica di bordo alla piattaforma cloud sviluppata. Si desidera inoltre realizzare il firmware, rendendo così possibile la comunicazione backend-device e viceversa. A questo si aggiunge una prima istanza delle API di interazione veicolo-sistemi back-end per la lettura dei dati dal database ed il loro salvataggio. Tutto questo utilizzando l’architettura REST.
Facilitare le persone ipovedenti
Momotec vuole realizzare soluzioni che facilitino la mobilità di persone ipovedenti. Grazie al coinvolgimento dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna e di Mister , Spindox ha integrato lo studio della mobilità con un questionario inviato ad un centinaio di persone ipovedenti. In questo modo è stato possibile osservare il grado di accettabilità da parte degli utenti delle diverse tecnologie ad oggi disponibili. Il risultato di questa analisi ha permesso di formulare proposte per una nuova tecnologia in grado di coadiuvare la mobilità di ciechi e ipovedenti in uno o più dei seguenti ambiti:
- Rilevare gli ostacoli e gli ingombri sui marciapiedi non individuabili tramite l’utilizzo del bastone
- Mantenere la direzione nell’attraversamento di incroci larghi, attraversamenti non perpendicolari alla strada e rotonde
- Localizzare le strisce pedonali
L’analisi dello stato dell’arte, lo studio di fattibilità e il confronto diretto con le persone ipovedenti hanno fatto emergere come la soluzione inizialmente ipotizzata in fase di scrittura del progetto, ovvero l’utilizzo di un drone per guidare dall’alto l’ipovedente, risulti del tutto irrealistica ed irrealizzabile. Questo anche per problemi normativi di gestione del drone in ambito urbano. Si è ripensato anche lo use-case per verificare le tecnologie sviluppate, use-case che verrà implementato nelle restanti fasi di progetto.
Momotec: obiettivo #3
Per offrire un servizio nel settore della mobilità è importante realizzare strumenti di simulazione – di risorse, processi e traffico – che potranno anche fungere da digital twin, per consentire una migliore progettazione del servizio e delle infrastrutture. In questo modo è possibile stimare le performance tecniche ed economiche del servizio offerto e valutare i diversi scenari.
Quali sono i prossimi step del progetto?
Oltre a quanto già detto, nei prossimi mesi il team di progetto si dedicherà allo sviluppo dell’interfaccia tra il simulatore e un ottimizzatore. In questo modo si potranno testare le funzionalità del simulatore nei diversi scenari e consentire analisi di tipo what-if.
Inoltre, verranno implementate le soluzioni su cloud AWS (Amazon Web Services), saranno sviluppati degli algoritmi di machine learning che analizzino i dati forniti dai dongle e disegnata un’interfaccia che consenta di accedere e utilizzare tali scenari.
Tra i prossimi step di progetto si prevede anche la realizzazione di una micro-simulazione che, usando dati geospaziali e demografici e il software opensource SUMO (Simulation of Urban Mobility), riproduca in modo verosimile il traffico all’interno di un’area geografica delimitata. Queste simulazioni saranno usate poi per validare e, dove possibile, migliorare la soluzione ottenuta attraverso uno strumento di ottimizzazione matematica realizzato per la risoluzione di problemi comuni nell’ambito della logistica e dei trasporti. Uno dei vantaggi nell’uso di tale strumento di simulazione è legato alle potenzialità di predizione dei flussi di traffico, durante i classici giorni lavorativi e festivi, ad esempio nel caso di chiusura di strade per lavori di manutenzione.
Le collaborazioni
Con la collaborazione di Mister Smart Innovation si sta sviluppando il software che verrà utilizzato per integrare e testare le soluzioni riguardanti la logistica, ricavate tramite ottimizzazione matematica, all’interno di micro-simulazioni dell’area metropolitana di Bologna, scelta come apripista del progetto. È in questa città che, allo stato attuale, sono disponibili le micro-simulazioni di traffico più dettagliate grazie al lavoro di ricerca svolto presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) dell’Università di Bologna.
Parallelamente Spindox ha lavorato allo sviluppo della piattaforma di ottimizzazione che andrà poi interfacciata con il simulatore.
Mister ha inoltre iniziato una raccolta e valutazione dei dati inviati dai veicoli equipaggiati di Dongle attraverso delle Rest API. L’obiettivo è sviluppare un sistema automatico che crei e aggiorni una mappa delle condizioni del manto stradale, inoltre si pensa di classificare, ove possibile, gli stili di guida in relazione ai consumi, in ottica green mobility.